11° Raduno Folkloristico Internazionale di Galliate
Castello Visconteo Sforzesco dal 12 al 17 giugno 2007
11° Raduno Folkloristico Internazionale di Galliate
Castello Visconteo Sforzesco dal 12 al 17 giugno 2007
PIEMONTE: Gruppo Folkloristico
“Manghîn e Manghina” - Galliate
Fondato nel 1971 il Gruppo Folkloristico “Manghîn e Manghina”, da molti anni
propone le proprie tradizioni con spontaneità e calore, in Italia ed all’estero per diffondere il folklore che gli appartiene.
Dal 1986,
promuove e dirige i Raduni Folkloristici Internazionali al fine di presentare a Galliate la cultura popolare di tutto il mondo.
International Folk è il marchio che dalla decima edizione distingue i
Raduni Internazionali di Galliate dove Gruppi di tutti i Continenti continueranno a rappresentare,
con gran valore artistico i loro usi, costumi e tradizioni. Tutto questo durerà fintanto che, tutti assieme,
vorremo continuare questa molto ardua impresa.
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CINA: “Anshan Folk Art Group Of China”
da Anshan Liaoning
Sin dai tempi di Marco Polo si pensava alla Cina come ad un “grande” paese lontano e colmo di
misteri. Oggi, come si dice, la Cina è vicina ma resta un Paese misterioso ed immenso. Anxhan si trova
nel sud della provincia di Liaoning, capoluogo Shenyang, nella Regione di Nord Est, Manciuria
Meridionale: con queste notizie pochi saprebbero localizzarla se non si aggiungesse che il fiume Liao
attraversa la grande pianura su cui s’estenda la provincia di Liaoning e sfocia, infine, nel Golfo di Po
Hai, appendice del Mar Giallo, compreso tra Cina Centrale e Penisola di Corea.
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Nello Shenyang, regione fortemente industrializzata, sono presenti ricchi giacimenti di ferro, carbone,
piombo e malibeno e sono insediati numerosi stabilimenti tessili, alimentari, metalmeccanici, chimici,
elettrotecnici e per la produzione del cemento. Anxhan è conosciuta come capitale del ferro e
dell’acciaio ma, ricca di trecento anni di storia, è anche famosa come “la casa dello yangge”: è questa
una danza molto popolare in Cina, definita “allegra ed entusiastica” è molto ben interpretata dalle
donne del Nord Est che passano da movimenti aggraziati a coreografie allegre fino ad esprimere la
gioia con un gagliardo sventolio di fazzoletti.
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Un altra danza celebra, molto importante nella cultura popolare cinese, la Festa di Primavera quando la
gente si ritrova alla fiera della città per festeggiare il tempo del raccolto ed i balli scaturiscono
spontanei. Altri temi interpretati nelle danze sono la felicità, i buoni auspici per il nuovo anno, la trepida
attesa dell’incontro con l’innamorato e gli affetti famigliari, specialmente quelli che legano madre e
figlia.
I Costumi del gruppo sono quelli variopinti che la nostra fantasia immagina e che si rifanno agli abiti
indossati sino agli inizi del novecento.
Il gruppo “Anxhan”, guidato dalla signora Xeroxing, presidente e coreografa, ha partecipato con molto
successo a numerosi concorsi folkloristici in Cina dove ha collezionato molti premi ed ha partecipato
a festival in Austria ed Ungheria.
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ROMANIA: Ansamblul Folcloric “Lugojana”
da Lugoj
Il Banat è definita una regione storica che, dopo la caduta dell’impero Asburgico, è stata suddivisa tra Ungheria ,
Serbia e Romania. Lugoj, conosciuta come la piccola Vienna del Banat, di cui è centro vitale di cultura, s’impose
sino dal 19° secolo come un’importante motore artistico della vita spirituale della regione e dell’intera Romania.
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Nella vita della piccola città armoniosa e nello stesso tempo tumultuosa, la nostalgia degli antichi canti e danze
popolari del villaggio traboccanti dal cuore, fusa alla passione per il canto corale e per la recitazione teatrale,
originò l’opportunità di avviare nuovi esperienze culturali. Per soddisfare questa impellente esigenza culturale,
presero vita importanti istituti amministrativi ed iniziative artistiche.
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Ansambul Folcloric “Lugojana” si può ben considerare uno di questi nuclei che non perse l’occasione di mettere
in scena il buon folklore della Romania. Fondato nel 1960, presso la Casa della Cultura nella città di Lugoj,
il Gruppo presto diventa una formazione molto apprezzata nel territorio di Banat, nel Paese ed in tutta l’Europa.
Preso il via da appassionati di danza, questo gruppo artistico deve la propria fortuna al ricco e diversificato
repertorio, all’autenticità dei costumi ed all’alta capacità d’espressione.
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Completa l’opera il coreografo Puiu
Munteanu, dall’eccezionali doti professionali d’istruttore che ha saputo amalgamare in un repertorio coreografico
il complesso folklore Romeno, patrimonio etnografico che va dalle danze del Banat a quelle di Oas, nonché al vivace
ritmo con grida e passi sincopati delle danze dell’Oltenia.
Il Programma di “Lugojana” si addice a spettacoli in sala ed anche ad esibizioni in qualsiasi altro luogo dove si
vuole organizzare un evento artistico.
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Altre informazioni: www.lugojcultural.ro
FINLANDIA: Folk Group “Mallusjoen Kansantanssijat”
da Orimatilla
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Mallusjoen è un piccolo villaggio agricolo, a pochi chilometri dal capoluogo Orimattila,
moderna città ad 80 Km a nord da Helsinchi.
In questo villaggio, nel 1969, è nato Folk Group “Mallusjoen Kansantissijat”: 20 ballerini
e 5 musicisti ne sono l’organico che, quando si riuniscono nella sede per le prove devono
percorrere mediamente una quindicina di chilometri; infatti Mallusjoen è formato da alcune
case che s’affacciano su di un piccolo lago e da numerose fattorie disseminate si di un
ampio territorio. Per nostra fortuna, nella “Mallusjoki folklore broschyr” recentemente
inviatati, è ancora presente la mitica componente del Gruppo: il mitico, intraprendente e
buffo “The international atlhletic-team af MallusjokI”.
Il Gruppo conserva sin dalla nascita una divertente e gioiosa attitudine ad interpretare
l’originale folklore di un piccolo villaggio di Finlandia, caratteristica che lo
rende veramente originale nel riproporre le danze originali di diverse regioni del loro Paese.
Nel repertorio, tuttavia, sono simpaticamente inserite anche nuove coreografie che,
narrando delle più radicate tradizione contadine del luogo, le raccontano in modo moderno e
dinamico. Tutto questo, come è stato detto per la partecipazione al “V Raduno Folkloristico
Internazionale di Galliate” lo << rende veramente popolare >> ed, aggiungiamo interessante.
Dopo tanti anni, il Gruppo degli amici Finlandesi, conosciuto nel 1993 a Sas Van Gent, in
Olanda, << … si onora di diffondere ovunque e, in special modo, all’estero il proprio
repertorio >> ed anche questo ci accomuna. “Manghin e Manghina” è stato ospite del Gruppo
di Mallusjoen, dove ha trascorso giorni fantastici nell’incredibile atmosfera dell’agosto
finlandese. Ora, ddopo 10 anni, ritornano da noi per farci riassaporare i fiabeschi misteri
nordici nati nell’incantesimo delle notti bianche.
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MESSICO: “Mariachi Calafia”e Folk Dance Group “Missael”
da Baja California
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Il Gruppo “Mariachi Calafia” proviene dalla città di Mexicali, Capitale della Bassa California, stato messicano che si trova a nord ovest, appena sotto gli Stati Uniti. E’ stato fondato nel 1969 da maestri di scuola elementare che amavano e amano tuttora il folklore messicano. Sorto come gruppo musicale, nel 1990 ha poi preso il suo attuale nome “Mariaci Calafia”, onorando le leggende indiane della regione riguardanti una regina chiamata Calafia e da allora ha iniziato a girare il mondo e ha fatto conoscere il folklore messicano.
Il gruppo di danza folkloristica “Missael” è invece stato fondato nell’anno 1968 e proviene dal piccolo paese di San Luis Rio Colorado dello stato messicano di Sonora, confinante con lo stato della Bassa California.
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Entrambi i gruppi hanno partecipato a diversi festival internazionali in quasi tutto il mondo: in Europa sono già stati due volte in Germania ed in Belgio, si sono esibiti in Repubblica Ceca e questa è la loro terza volta in Italia. Hanno portato il folklore messicano in Brasile e, nel 2002, hanno preso parte al festival internazionale dei Mondiali di Calcio in Corea del Sud dove furono nominati il gruppo più popolare tra tutti i gruppi partecipanti.
Le danze di questo gruppo sono un canto alla vita ed esprimono la felicità di ritrovarsi a festeggiare in compagnia ogni momento quotidiano. Le musiche veloci ed allegre che accompagnano le danze sono eseguite da trombe, chitarre acustiche, violini e a volte anche dalla voce di un cantante. Gli abiti femminili hanno tutti colori sgargianti come il rosso, l’arancione, il verde, il giallo, mentre l’abito maschile ha la sua massima espressione nel “poncho” multicolore e nell’inseparabile sombrero.
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SICILIA: Gruppo Folkloristico “Il Melograno”
da Saponara (ME)
Sulle pendici dei Monti Peloritani, a 18 chilometri da Messina e a 180 metri sul
mare sorge Saponara che vanta la propria origine intorno all’anno mille. Feudo
di Matteo Palizzi a metà del trecento, nei secoli successivi è stata amministrata
da diverse famiglie nobiliari, sino a raggiungere la completa autonomia nel
1953.
Il territorio del piccolo centro ha avuto un gran valore strategico perché posto
in una posizione dominante che, allo stesso tempo, ne fa un luogo incantevole
sebbene parco di risorse economiche dove pastorizia ed agricoltura da sempre
sono state le attività più diffuse. I boschi sui Peloritani sono stati sfruttati a
lungo per la produzione di legna e carbone; l’artigianato fu l’unica risorsa
alternativa sino all’ottocento quando fu introdotta la coltura del gelso che
permise lo sviluppo di filande, setifici e ed esaltò l’abilita nel ricamo delle
donne di Saponara. Dopo la corsa all’occupazione nelle fabbriche e nel
terziario, caratteristica del secolo scorso, da qualche anno la gente di Saponara
ha riscoperto mestieri che rischiavano di scomparire e vi si è dedicata con
grande vantaggio per l’economia locale che tende a svilupparsi in tale
direzione.
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Saponara ha una storia colma d’eventi incastonati a quella della Sicilia e di
vicende legate al quotidiano che ne hanno formato la memoria collettiva ricca
di tradizioni, miti e leggende che alimentano la cultura popolare del luogo.
Oggi si sente più impellente che mai, la necessità di valorizzare il patrimonio
culturale e riscoprirne i valori più profondi offrendo, durante l’anno, la
celebrazione di ricorrenze religiose e la rappresentazione d’antiche feste
popolari, motivo di partecipazione di fedeli o di curiosi in cerca di divertimento
ed allegria, giunti da ogni dove.
Su queste basi, “nel 1978, un gruppo di giovani desiderosi di conoscere,
approfondire, diffondere e valorizzare le origini, gli usi e i costumi, le
tradizioni di Saponara in particolare e della Sicilia in generale, ha costituito il
gruppo folk il Melograno”. Superati i pregiudizi e le difficoltà iniziali d’ogni
gruppo “Il Melograno”, sorretto dalla tenacia ed affidato ai sacrifici dei
componenti, alla fine si afferma e porta il proprio repertorio oltre lo stretto, in
diverse regioni, ed oltre i confini nazionali: in Olanda ed in Germania.
Divenuto elemento di spicco del Territorio, il Gruppo Folk Il Melograno fonda
l’associazione culturale “Palizzi” che si occupa non solo di folklore ma opera
nelle arti, nello sport e nell’educazione dei giovani.
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Il costume che il gruppo indossa, fa riferimento sia agli abito della “festa” sia a
quelli da “lavoro” indossati un tempo dagli abitanti di Saponara. Il repertorio,
frutto anch’esso d’attente ricerche, propone canti e danze legati a momenti di
vita quotidiana, al lavoro dei campi, alla pesca, all’amore, agli scherzi e prese
in giro, gran divertimento antico.
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Altre informazioni:
http://palizzi.altervista.org/melograno.htm
LOMBARDIA: Associazione Sbandieratori “Gioco dell’Oca”
da Mortara (PV)
L’uso di lanciare la bandiera nacque dall’esigenza di rendere noti e
visibili i comandi per muovere le schiere, nelle battaglie d’un tempo
lontano. Subito, l’abilità dei lanciatori di bandiere divenne anche gioco e
spettacolo dove, dai lanci più alti e dalla ricaduta delle bandiere, ognuno
traeva i presagi più disparati.
L’associazione Sbandieratori “Gioco dell’Oca” Città di Mortara, è sorta nel
1969, in occasione del Palio cittadino le cui origini risalgono ai tempi di
Ludovico Sforza detto “il Moro”, Duca di Milano. Indossa costumi di foggia
quattrocentesca, in velluto con bordure d’oro e guarnizioni di pietre dure
e perle.
Con la partecipazione tenace di molti giovani, ripropone gli antichi Giochi
di Bandiera, dove tutti i movimenti e le coreografie eseguite sono frutto
di severe ricerche storiche e di duri allenamenti. Perciò, gli
Sbandieratori di Mortara, sin dall’origine, hanno rappresentato una parte
rilevante di una delle più antiche tradizioni popolari italiane.
Significativa la partecipazione ai festeggiamenti per il bicentenario della
rivoluzione francese del 1989 ritenuta la più grandiosa manifestazione mai
tenutasi a Parigi.
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LOMBARDIA: Gruppo Folkloristico “Frustatori Ferno”
da Ferno (VA)
Il Gruppo "Frustatori" nasce a Ferno, (VA) nel 1984, da sette persone, unite
dall'interesse per le usanze popolari, ora conta venti frustatori dei due sessi ed una nutrita schiera
di giovani desiderosi d'apprendere. Il costume replica l'abbigliamento dei vecchi carrettieri; le donne vestono una
versione che dall'originale mantiene la sobria funzionalità. Lo spettacolo è la fusione
tra l'esecuzione di musiche popolari e l'abilità di far schioccare le fruste con
rapidi ed armoniosi movimenti del polso, derivati dall'antica costumanza
dei carrettieri d'ottenere l'obbedienza degli animali da traino, senza toccarli con le fruste.
Sono queste lunghe corde intrecciate con manici fatti di "Bagolaro" detto pure "Vermiglio"
(nome scientifico: Celtis Australis) e lavorati a mano da un sapiente artigiano di Taio.
Lo schiocco è il bang supersonico provocato quando il fiocco di punta della frusta supera la velocità del suono.
Altre informazioni:
http://spazioinwind.libero.it/frustatoriferno
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